Il trattamento dei rifiuti urbani tal quali
La Direttiva Comunitaria sulle Discariche (1999/31/CE), recepita con Decreto Legislativo n° 36 del 13/01/2003, impedisce lo smaltimento in discarica di rifiuti urbani “tal quali” , rendendone di fatto obbligatorio il trattamento preliminare.
Il trattamento del rifiuto indifferenziato da contenitori stradali, avviene attraverso operazioni di trito-vagliatura meccanica:
- La triturazione riduce la dimensione dei materiali;
- La vagliatura separa le componenti più grossolane (sopravaglio) da quelle più minute (sottovaglio);
- La selezione meccanica dei metalli (sfruttandone il magnetismo) ne consente l’avvio a recupero.
Tale sistema, oltre che a rispettare una precisa disposizione normativa, produce i seguenti benefici:
- La frazione secca (sopravvaglio) è destinabile in discarica o a recupero energetico;
- La frazione umida (sottovaglio) dopo la stabilizzazione diventa FOS (frazione organica stabilizzata), utilizzabile nelle operazioni di rispristino ambientale (ad es. copertura discariche);
Tale sistema, oltre che a rispettare una precisa disposizione normativa, produce i seguenti benefici:
- Smaltimento finale in discarica di un quantitativo di rifiuti urbani ridotto rispetto alla produzione del rifiuto tal quale;
- Migliore disposizione in discarica del rifiuto più facilmente compattabile, migliore sfruttamento della capacità e limitazione degli assestamenti nel tempo;
- In discarica minore quantitativo di biogas (ridotto dell’80- 90%) e minore produzione di percolato;
- Recupero di alcune frazioni valorizzabili del rifiuto (ad esempio i rifiuti metallici separati attraverso nastri magnetici).