ACIAM SPA RIDUCE LE TARIFFE

ACIAM SPA RIDUCE LE TARIFFE

Si riduce il costo di smaltimento per i Comuni conferenti

Con una ferrea politica di riduzione dei costi e una rinegoziazione dei servizi esternalizzati, l’Aciam taglia le tariffe per la gestione dei rifiuti indifferenziati. A partire dai primi di marzo, le tariffe scenderanno di otto euro a tonnellata per i rifiuti indifferenziati che provengono dai Comuni soci e di cinque euro per quelli che arrivano da fuori regione.
I tagli sono stati promossi ieri dall’assemblea dei Comuni soci a cui hanno presieduto la presidente Lorenza Panei e l’amministratore delegato Alberto Torelli. «Siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo della riduzione delle tariffe», commenta la presidente Panei, «grazie alla sottoscrizione di nuovi contratti di fornitura e a un processo di rimodulazione della produzione, che ha contratto alcune voci di costo fino al 13 per cento. Oltre a un’ottimizzazione delle risorse impiegate che ha ridotto il costo del lavoro del 10 per cento».
«Tutto ciò nonostante negli ultimi due mesi», sottolinea la Panei, «abbiamo avuto un ingresso di rifiuti inferiore, dovuto al fatto che L’Aquila ha deciso di non scaricare più all’impianto di Aielli ma a quello del Cirsu di Teramo, pur essendo stato diffidata della Regione, a ricevere rifiuti».
«Potremmo arrivare ad offrire tariffe di gran lunga inferiori», aggiunge l’amministratore delegato Torelli, «se nel caso in cui i rifiuti della Provincia venissero trattati in impianti fissi sul nostro territorio. Con discariche di proprietà su questo territorio potremmo ridurre di molto i costi di trasporto, riuscendo a risparmiare e reinvestendo il risparmio».
Ad oggi, infatti, l’Aciam trasporta i rifiuti in altre regioni, tra cui il Molise e l’Emilia Romagna, sostenendo importanti spese di trasporto. La discussione sulle tariffe dell’impianto di Aielli, in cui vengono trattati i rifiuti organici, è stata rinviata alla prossima seduta.